DANZARE IL NĀṬYA

TEATRO-DANZA INDIANO:
LA TRADIZIONE OGGI

A cura di Giovanni Azzaroni, Matteo Casari e Giuditta De Concini

In collaborazione con il
Corso di laurea Magistrale in Lingue e culture dell’Asia e dell’Africa – Università di Bologna e Associazione Culturale Jaya
Con il patrocinio del
Consolato Generale dell’India a Milano


dal 7 al 10 APRILE


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Il Dipartimento delle Arti annuncia con profonda partecipazione l'annullamento della lecture demonstration della danzatrice Priyadarsini Govind, protagonista del progetto "Danzare il Natya", in programma domani, giovedì 10 aprile alle ore 21.00 presso i Laboratori delle Arti, nell'ambito della stagione della Soffitta 2014, a causa  di un improvviso lutto che l'ha colpita.

Resta invece confermato il convegno di studi internazionale dedicato a Giorgio Renato Franci previsto il 10 aprile, dalle ore 10.00 alle 18.00.
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Il progetto si propone di tracciare l’orizzonte dell’attuale panorama del teatro danza indiano esplorando le connessioni e le frizioni tra la dimensione tradizionale e la contemporaneità. Con la presenza di una delle principali interpreti indiane di bhārathanāṭyam, Priyadarsini Govind, un focus particolare sarà dedicato a questo specifico genere che, in modo esemplare, porta in sé inscritta la relazione tra tradizione e contemporaneità.
Il progetto si articola su tre attività principali: un convegno internazionale di studi (dedicato a Giorgio Renato Franci), un workshop pratico per studenti condotto da Priyadarsini Govind e una dimostrazione spettacolo. Il bhārathanāṭyam è la più antica forma di teatro danza sacra originaria del Sud dell’India. Le sue origini risalgono addirittura al secondo millennio a.C. e attingono al repertorio mitico hindu, in cui le gesta degli dèi vengono riproposte con un preciso linguaggio corporeo, codificato agli inizi della nostra era nel Nāţyasastra, un ampio trattato sulle arti del dramma, della musica e della danza. La tradizione conferisce al bhārathanāţyam origini divine e, non a caso, in India una delle divinità più importanti (soprattutto nel sud del subcontinente) è Ṥiva, il danzatore cosmico, ossia Ṥiva Naţāraja, il Signore della danza. Attualmente milioni di devoti non riescono a concepire la vita dell’universo senza l’energia sprigionata dalla danza del dio.
La danzatrice o il danzatore, attraverso i movimenti e l’espressività del proprio corpo, racconta storie di dèi e di uomini. La vita in tutte le sue forme viene rappresentata attraverso questa meravigliosa forma di yoga in movimento che coinvolge corpo, mente e spirito. Alcune delle caratteristiche principali di questo stile sono la perfetta geometria delle linee del corpo, la velocità e la ricchezza ritmica, combinati con un elaborato linguaggio delle mani (mudrā) e una raffinata mimica del volto (abhinaya). Questa pratica assume oggi un particolare valore, non solo teatrale ed estetico, ma anche antropologico, rappresentando una tradizione codificata nei minimi dettagli e allo stesso tempo una corrente culturale transnazionale che pone continue domande ontologiche sulla danza, sulla cultura, sulla globalità.

IL PROGETTO


  • da lunedì 7 a mercoledì 9 aprile 2014, ore 10-13 e 14-17 | Laboratori delle Arti/Teatro
    DANCING NĀṬYA
    Laboratorio per 20 partecipanti condotto da Priyadarsini Govind
    Riservato agli studenti Unibo | partecipazione gratuita
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  • giovedì 10 aprile, ore 9.30-13 e 14.30-18 | Laboratori delle Arti/Auditorium
    DANZARE IL NĀṬYA
    Convegno internazionale di studi dedicato a Giorgio Renato Franci

    Intervengono Sara Azzarelli, Giovanni Azzaroni, Shilpa Bertuletti, Giuseppe Chierichetti, Pietro Chierichetti, Vito Di Bernardi, Giuditta de Concini, Monica Gallarate, Priyadarsini Govind, Katia Légeret Manochaya, Saverio Marchignoli, Cristiana Natali | coordina Matteo Casari | INGRESSO LIBERO
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  • LA LECTURE DEMONSTRATION È ANNULLATA
    VISUALIZATION THROUGH DANCE
    Dimostrazione-spettacolo di Priyadarsini Govind | INGRESSO GRATUITO